martedì, 19 Marzo 2024
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María Kodama: muore la traduttrice e scrittrice argentina

Muore a Buenos Aires all'età di 86 anni la professoressa di letteratura e depositaria dell'opera del grande scrittore argentino Jorge Luis Borges

María Kodama, vedova ed erede di Jorge Luis Borges, è morta domenica 26 marzo 2023 all’età di 86 anni. «Ora entrerai nel ‘grande mare’ con il tuo amato Borges. Che tu possa riposare in pace, María», ha pubblicato su Twitter il suo avvocato, Fernando Soto, confermando così il decesso della donna.

Traduttrice e docente di letteratura, Kodama soffriva di cancro al seno e viveva alla periferia di Buenos Aires. Si sposa con lo scrittore simbolo della letteratura argentina nell’aprile del 1986, due mesi prima della sua morte, e fin da quel momento, si è occupata della sua eredità artistica, che ha custodito con cura per anni.

Figlia di un chimico giapponese e di una donna argentina, María Kodama nasce il 10 marzo 1937 e studia letteratura all’Università di Buenos Aires. Si specializza in letteratura anglosassone e islandese, che traduce poi in spagnolo. All’età di 16 anni, la traduttrice ascolta Borges a una conferenza e poco dopo i due si incrociano per strada. All’epoca, lui era 38 anni più grande della giovane scrittrice, ma dopo avergli espresso il suo amore per la letteratura, non si sono più separati.

L’ammirazione per lo scrittore argentino, che segna la sua vita, è presente fin da bambina: all’età di cinque anni, la sua insegnante privata di inglese le fa memorizzare Two English Poems, le uniche poesie che Borges scrive in inglese.

«Mia madre mi diceva che Borges poteva essere mio nonno e aveva ragione», ha dichiarato Kodama in un’intervista del maggio 2021 all’agenzia di stampa Télam. «A causa della differenza di età, ero in anticipo sui tempi. Quando ero un’adolescente, i miei amici parlavano di famiglia e di figli, e io non volevo formare una famiglia, perché i miei genitori erano separati e io ero affidata a mia nonna. Fin dall’età di cinque anni, la mia testa già pensava che non volessi sposarmi per essere una prigioniera e ancor meno per avere dei figli: volevo essere libera», ha aggiunto la traduttrice, come riportato da El Pais.

A partire dal 1975, Borges e Kodama cominciano a girare il mondo, facendo il loro primo viaggio negli Stati Uniti. Scoprono nuovi posti insieme fino alla fine del 1985, quando allo scrittore viene diagnosticato un cancro al fegato e si trasferiscono a Ginevra.

Nel 1988, Kodama istituisce la Fondazione Internazionale Jorge Luis Borges, che ha presieduto fino alla sua morte. In qualità di custode dell’opera di Borges, è stata celebrata da pochi per il modo instancabile in cui ha esposto la sua letteratura per decenni in tutto il mondo, e criticata da molti per le sue innumerevoli controversie legali.

Il suo ultimo libro, pubblicato due mesi fa, è un ritratto del caudillo di Buenos Aires Juan Manuel de Rosas, che avrebbe strutturato l’Argentina attorno alla sua figura nella prima metà del XIX secolo. La pubblicazione di quest’opera include i dialoghi che Kodama avrebbe avuto con Borges su Rosas, e rappresenta forse l’ultima finestra su un rapporto tanto chiacchierato quanto privato.

Gianluigi Micelli
Studente della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
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