venerdì, 22 Novembre 2024
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Violente proteste in Kazakistan: Lavrov esprime il proprio sostegno per il governo

Continuano le proteste in Kazakistan: Zbigniew Rau si dice amareggiato per la situazione; Sergej Lavrov e Wang Yi valutano invece positivamente le misure adottate dalla CSTO

A partire dal 2 gennaio 2022, ha avuto luogo in Kazakistan una serie di proteste contro l’aumento dei prezzi degli alimenti, della benzina per il trasporto e del consumo del gas energetico. Inizialmente si trattava manifestazioni pacifiche, che sono poi sfociate in sommosse più violente. Ad essere attaccati sono stati i palazzi del governo, le stazioni di polizia e l’aeroporto di Almaty, seconda città del Paese. Queste insurrezioni sono state scenario anche di molteplici morti ed arresti.

In seguito alle dimissioni del primo ministro Asquar Mamin, su ordine del presidente Qasym-Jomart Tokaev, la Russia è intervenuta nel conflitto, mandando circa 3000 paracadutisti tra le forze dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO) per aiutare a placare la situazione.

Il presidente dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) Zbigniew Rau ha espresso il proprio rammarico per le numerose vittime registrate negli ultimi giorni, sottolineando la necessità di rispettare quelle che sono le responsabilità dell’OSCE, soprattutto per quanto riguarda i diritti umani. Il Kazakistan è infatti da molti anni un importante Stato membro dell’Organizzazione ed un partner attivo dell’Asia Centrale.

A partire da sinistra, Sergej Lavrov e Vladimir Putin. Fonte: kremlin.ru

Il ministro degli Affari Esteri russo Sergej Lavrov ed il ministro degli Affari Esteri cinese Wang Yi hanno discusso della situazione attuale lunedì 10 gennaio, dichiarandosi preoccupati per il coinvolgimento di mercenari stranieri nelle insurrezioni contro il governo della Repubblica centroasiatica. Tuttavia, hanno anche espresso il proprio sostegno nei tentativi dei leader kazaki di ristabilire l’ordine costituzionale del paese e la propria fiducia nel fatto che il Kazakistan torni presto ad essere luogo di pace e tranquillità.

I ministri hanno inoltre notato che le azioni decisive prese dal presidente Tokaev «sono state tempestive e proporzionate all’entità della minaccia affrontata dalla Repubblica». Così si legge nel comunicato rilasciato dal Ministero degli Affari Esteri russo.

Lavrov ha inoltre informato la Cina sulle trattative che ci sono state a Ginevra tra la Federazione Russa, gli Stati Uniti e la NATO in merito alle garanzie di sicurezza in Europa. In tale contesto si è convenuta anche l’importanza di mantenere stretti ed attivi i contatti e gli eventuali scambi di opinioni e valutazioni riguardanti tutti gli aspetti della stabilità globale e regionale.

I ministri degli Esteri di Russia e Cina ne hanno anche approfittato per fare un resoconto sullo sviluppo delle relazioni bilaterali che ci sono state nel 2021 e per discutere dei preparativi per la visita del presidente russo Vladimir Putin in Cina che avrà luogo a febbraio.

Valeria Coppola
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
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