Un dipinto del XIII secolo trovato appeso sopra i fornelli della cucina di un’anziana donna francese e successivamente venduto all’asta per 24 milioni di euro è stato acquistato dal Louvre dopo un divieto di esportazione, riporta il Guardian
Il museo parigino ha dichiarato che il dipinto pre-rinascimentale, ora una delle opere più antiche della sua collezione, sarà al centro di una mostra nel 2025 dopo quattro anni di sforzi per mantenerlo in Francia.
Il Cristo deriso è stato dipinto dall’artista fiorentino Cimabue intorno al 1280. Si ritiene che sia uno degli otto pannelli di un grande dittico, cinque dei quali sono ancora mancanti.
Il dipinto era destinato alla discarica durante uno sgombero di casa, quando la famiglia del proprietario ha chiamato un esperto per verificare se ci fosse qualcosa di valore nella proprietà. Pensando che l’opera potesse valere fino a 400.000 euro, l’esperto l’ha inviata a uno specialista d’arte di Parigi che ha dichiarato che si tratta di un Cimabue autentico.
Nel 2019, il Louvre sperava di acquistare il dipinto quando è stato messo all’asta, con un valore stimato tra i 4 e i 6 milioni di euro. Il museo ha rinunciato quando il martello è caduto su un’offerta record di 19,5 milioni di euro, per un prezzo di vendita totale di 24 milioni di euro con le spese.
Il ministero della Cultura francese ha prontamente dichiarato l’opera “tesoro nazionale” e ha posto il dipinto sotto un temporaneo divieto di esportazione, dando al Louvre 30 mesi di tempo per raccogliere i fondi necessari all’acquisto.
Cimabue nacque a Firenze e morì a Pisa. Gli viene spesso attribuito il merito di aver insegnato al più famoso artista fiorentino Giotto, che lo eclissò notevolmente, ma alcuni studiosi d’arte contestano questo legame.
Il Cristo deriso misura poco più di 25 cm per 20 cm e raffigura la derisione di Gesù prima della sua crocifissione. È dipinto su uno sfondo a foglia d’oro su un pannello di legno di pioppo.
Sono stati ritrovati solo altri due pannelli della serie: La Flagellazione di Cristo è conservata dalla Frick Collection di New York e La Vergine e il Bambino con due angeli si trova alla National Gallery di Londra. La National Gallery descrive la serie come rappresentante di “un momento cruciale nella storia dell’arte”, quando i pittori italiani si orientarono verso rappresentazioni più realistiche dei loro soggetti.
Si conoscono solo una dozzina di opere attribuite a Cimabue, che non firmava i suoi dipinti.
Al Louvre è già esposto un dipinto di Cimabue molto più grande, la Maestà. Completata anch’essa intorno al 1280, l’opera misura quasi 4,3 metri di altezza per oltre 2,7 metri di larghezza ed è in fase di restauro. Il museo afferma che entrambi i Cimabue saranno esposti nella prima metà del 2025.
Né il Ministero della Cultura né il Louvre hanno fornito dettagli sull’importo pagato per il Cristo deriso o su come è stato raccolto il denaro per acquistarlo, tranne che si è trattato di una “mobilitazione eccezionale” per incoraggiare le donazioni da parte di mecenati a cui sono state offerte esenzioni fiscali.
La proprietaria originaria, novantenne e trasferitasi in una casa di cura, non ha potuto godere dell’improvviso guadagno, essendo morta due giorni dopo l’asta.