martedì, 21 Maggio 2024
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Italia-USA: quasi mezzo secolo di dispute per il Doriforo di Stabia 

Il direttore generale dei musei nazionali per il Ministero della Cultura ha confermato l’embargo ai prestiti di opere d’arte al museo di Minneapolis

Scolpito in marmo pentelico tra il 120 e il 50 a.C. e dall’altezza di oltre 2 metri, Il Doriforo di Stabia è una copia romana di un originale in bronzo risalente al 440 a.C. L’opera originaria venne concepita da Policleto come un’illustrazione dei principi descritti dal Canone, ossia la ricerca dell’armonia e proporzionalità nella rappresentazione del corpo umano che caratterizza l’ideale estetico greco. Sia il trattato che l’originale in bronzo, tuttavia, sono andati perduti. 

Questa replica venne ritrovata al largo delle coste italiane negli anni ‘30 e fu conservata da collezionisti privati. La prima esposizione in pubblico si ebbe nel 1978, quando venne prestata ad un museo a Monaco, ma la scultura rimase in mani private fino al 1986, quando venne comprata dal Minneapolis Institute of Arts, secondo il resoconto del museo. L’opera sarebbe costata 2.5 milioni di dollari all’istituto, che l’avrebbe ricevuta dal collezionista Elie Borowski, riporta ABC News

Diversa è la ricostruzione dei fatti data dal Ministero della Cultura italiano, secondo il quale il Doriforo non sarebbe stato ritrovato in acque internazionali, ma trafugato illecitamente negli anni ‘70 a Castellammare di Stabia. Inoltre, i pubblici ministeri hanno affermato che il museo di Minneapolis avrebbe preso parte alla compravendita della scultura nonostante i dubbi sulla sua provenienza, riporta il New York Times

La controversia legale è iniziata nel mese di gennaio del 2022, quando il Tribunale di Torre Annunziata ha decretato la confisca della scultura, contestando il reato di ricettazione e trasferimento illecito all’estero. Al decreto è seguita anche una rogatoria internazionale, con la richiesta da parte della Procura alle autorità americane di notificare la confisca definitiva della scultura alla direttrice del museo di Minneapolis, come riporta la Repubblica. Di fronte alle accuse, l’istituto ha risposto con il silenzio. 

Nonostante gli sforzi del Ministero, Il Doriforo è rimasto a Minneapolis. La riapertura del Museo di Stabia Libero d’Orsi al pubblico il 4 marzo 2024 si è svolta senza la sua opera più importante, scrive Il Mattino

Il direttore generale dei musei Massimo Osanna ha confermato l’embargo ai prestiti dei beni artistici al Minneapolis Institute of Art in una dichiarazione all’emittente televisiva di CBS News il 25 Aprile. «La situazione ci appare chiara: la statua è stata dissotterrata illegalmente in Italia e ha lasciato il nostro territorio in modo illecito» ha affermato, aggiungendo: «Finché il Doriforo non sarà restituito, non ci saranno cooperazioni ulteriori tra il nostro sistema museale nazionale e il museo di Minneapolis.» 

«I media non sono la sede opportuna per lanciare accuse infondate» ha risposto il museo di Minneapolis in una dichiarazione riportata da ABC News «In mancanza di prove e avendo dimostrato l’infondatezza della richiesta, il museo ha rifiutato il trasferimento.» 

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