giovedì, 21 Novembre 2024
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Accordo tra Israele e Hamas: temporaneo cessate il fuoco a Gaza

Dalle ore 10:00 del 23 novembre dovrebbe entrare in vigore un cessate il fuoco su Gaza e un accordo sullo scambio reciproco di ostaggi tra Israele e Hamas

Dopo settimane di negoziati segreti tra i rappresentanti di Hamas e Netanyahu, mediati da ufficiali di Washington e Doha, le parti sembrano giunte ad un accordo che dovrebbe entrare in vigore nella mattinata del 23 novembre, ha riportato il The Watcher Post. L’accordo, autorizzato dal Gabinetto israeliano, prevede un cessate il fuoco di quattro giorni, estendibile a cinque, e il rilascio di 150 ostaggi palestinesi, tra cui donne e bambini, detenuti nelle prigioni israeliane e 50 ostaggi israeliani catturati da Hamas il 7 ottobre scorso, sempre donne e bambini, riporta l’ISPI in un articolo del 22 novembre. Israele ha anche accettato di consentire l’ingresso di ulteriore carburante a Gaza e di significative quantità di aiuti umanitari, che sono stati limitati a causa della guerra in corso. Hamas ha dichiarato che, come parte del cessate il fuoco, Israele interromperà i voli dei droni sul sud di Gaza e li effettuerà solo nel nord dell’enclave, lo riporta il The Times of Israel il 22 novembre.

La decisione per una tregua approvata da una maggioranza nel Gabinetto israeliano ha però diviso la forza politica di Tel Aviv trovando le critiche delle fazioni di ultradestra che hanno definito l’accordo con Hamas un disastro, riporta l’ISPI. Netanyahu però ha dichiarato più volte e molto fermamente che la tregua non rappresenta la fine della guerra e che Israele continuerà a combattere finché i suoi obbiettivi di eliminare Hamas, riportare a casa gli ostaggi e garantire che Gaza non sia più una minaccia alla sicurezza dello Stato di Israele non saranno raggiunti, riporta sempre il The Times of Israel.

Nell’accordo non si discute del possibile cessate il fuoco anche sul fronte libanese, ma Hezbollah ha dichiarato che fintanto che Israele rispetterà di sospendere i bombardamenti e gli attacchi militari, il gruppo libanese non attaccherà al confine con Israele, riferisce i24news in un articolo del 22 novembre.

Nonostante questa sia solo una momentanea sospensione del sanguinoso conflitto che vede, ad oggi, più di 14 mila vittime palestinesi, la premier Meloni si dichiara sollevata dall’accordo sugli ostaggi e dal cessate il fuoco, rimarcando la necessità di una pausa umanitaria per consentire l’accesso di aiuti a Gaza, come riporta Euronews.

Il sollievo del mondo e la stessa tregua siglata il 22 novembre sembrano però già vacillare. Riportano varie fonti italiane e internazionali, tra cui Sky Tg24 e il Reuters, nelle prime ore del 23 Novembre, che l’attuazione della tregua molto probabilmente slitterà a venerdì 24 novembre per la mancata ratifica dell’accordo da parte di Hamas e la mancata pubblicazione della lista degli ostaggi palestinesi che dovrebbero essere liberati. Riporta sempre Sky Tg24 che la Casa Bianca e fonti israeliane sembrano però aver confermato che la tregua avverrà e lo slittamento è dovuto a questioni amministrative in via di risoluzione.

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