Sulla piattaforma di streaming Disney+ è arrivato l’ultimo attesissimo film d’animazione prodotto dalla Disney Pixar: Red, o Turning Red in originale. Diretto da Domee Shi e scritto con Julia Cho, il film racconta la storia della tredicenne Mei Lee, una ragazza cinese cresciuta a Toronto. Mei Lee ha qualche piccola difficoltà a gestire gli impulsi adolescenziali, un giorno si sveglia e scopre di essersi trasformata in un magico panda rosso gigante e questo le succede ogni volta che si arrabbia o è turbata.
Ma perché proprio il panda rosso? Il panda rosso, (in cinese xiǎo xióngmāo, 小熊猫 “piccolo orso gatto”) o panda minore (Ailurus fulgens), appartiene alla famiglia Ailuridae, di cui è l’unico rappresentante vivente. Con il panda bianco e nero ha in comune soprattutto il nome e la dieta a base di bambù.
Sebbene la Cina abbia una forte tradizione legata al simbolismo e alla mitologia animale, proprio il panda rosso risulta scarsamente presente nei racconti e nella cultura popolare. La sua pelliccia e la sua coda vaporosa vengono usate da alcune piccole comunità durante cerimonie e feste, come per esempio i matrimoni. Dicono porti fortuna, ma a parte questo aspetto folkloristico che ne minaccia la conservazione, ci sono ben pochi altri legami con la cultura e la storia cinese.
La regista Domee Shi ha scelto proprio questa specie soprattutto perché ne è una grande fan. Il panda rosso, per il suo aspetto buffo e allegro, è molto amato in tutto in mondo, e Shi ha pensato sarebbe stata una perfetta e adorabile contrapposizione per raccontare invece un momento molto difficile come quello della pubertà, che è tutt’altro che adorabile.
Il panda rosso è fortemente a rischio di estinzione. L’ International Union for Conservation of Nature (IUCN) infatti, ha inserito la specie del panda rosso nella categoria “In pericolo“, la seconda più importante per ordine di minaccia. La specie è minacciata soprattutto dal bracconaggio e dalla distruzione del suo habitat.
Si stima ne siano rimasti in natura appena 10mila panda rossi, per questo tutti i Paesi che ospitano questa specie hanno avviato programmi di conservazione coordinati.
Per tentare di salvare il panda roso, inoltre, gli zoo di tutto il mondo hanno avviato progetti di riproduzione in cattività che tracciano, tramite appositi registri, tutti gli incroci e le genealogie degli esemplari. Alcuni di questi, nati in cattività, sono stati già liberati con successo in natura e si spera che queste reintroduzioni possano diventare sempre più frequenti.