giovedì, 18 Aprile 2024
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Sparatoria a Buffalo: 10 morti

Strage in un supermercato di Buffalo, in totale sono 10 le vittime. Arrestato il giovane autore della sparatoria

Sabato 14 maggio, Payton Gendron, ragazzo di 18 anni, è stato accusato di omicidio di primo grado per aver ucciso 10 persone in una sparatoria avvenuta all’interno del supermercato Tops Friendly Market di Buffalo, New York. Le autorità hanno affermato che l’autore è stato motivato dall’odio, in quanto ha preso di mira un supermercato situato in una comunità prevalentemente afroamericana.

Il sospetto ha sparato con un fucile semiautomatico a quattro persone che si trovavano nel parcheggio del supermercato, tre a morte, per poi entrare all’interno e aprire il fuoco contro la guardia di sicurezza, morta a causa delle ferite riportate, e ad altre otto persone, sei delle quali sono morte. Dieci delle 13 persone uccise sono afroamericane, in un età compresa tra i 20 e gli 86 anni. Infine, il sospetto si è arreso alla polizia. Aveva indossato una telecamera per filmare e trasmettere in diretta dal suo account di Twitch la sparatoria; il video è stato successivamente rimosso.

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sta indagando sulla sparatoria come un crimine d’odio e un atto di violento estremismo di matrice razzista. Il funzionario ha affermato che le dichiarazioni rilasciate dal sospetto erano molto inquietanti, molto chiare e piene d’odio nei confronti della comunità afroamericana. Infatti, l’autore aveva pubblicato un manifesto in cui si identificava come seguace delle teorie cospirazioniste della “sostituzione dei bianchi”, suprematista bianco e antisemita. Nel documento afferma di aver preso di mira il quartiere di Buffalo proprio perché ha la più alta percentuale di afroamericani dello stato di New York, il 78%. Il sospettato proviene dalla città di Conklin a tre ore e mezza di auto da Buffalo e ha affermato «Devono cambiare i tassi di natalità dei bianchi. La popolazione bianca diminuisce».

Payton Gendron era già finito nel mirino delle forze dell’ordine a giugno dello scorso anno dopo aver presentato un progetto a scuola sugli omicidi-suicidi e per aver minacciato di aprire il fuoco nel suo liceo.

Silvia Spera
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
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