lunedì, 8 Luglio 2024
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Cina: sequestrata un’imbarcazione taiwanese 

Il peschereccio è stato confiscato all’interno delle acque territoriali della Cina, avendo violato il divieto di pesca imposto dal Paese nel periodo estivo. Taiwan ha richiesto il rilascio immediato della nave e dell’equipaggio

Secondo quanto dichiarato dalla guardia costiera di Taiwan, una nave da pesca taiwanese è stata abbordata e sequestrata dagli ufficiali dell’amministrazione marittima cinese mentre si trovava al largo delle isole Kinmen, a circa 2.8 miglia nautiche e a poca distanza dalle città cinesi di Xiamen e Quanzhou. Secondo quanto riportato dalla BBC, l’equipaggio della nave, composto da due taiwanesi e tre indonesiani, è stato arrestato e gli ufficiali hanno scortato il peschereccio verso il porto di Weitou, nel sud-est della Cina continentale.

La guardia costiera di Taiwan ha affermato di aver inviato tre navi di pattuglia per assistere il peschereccio. Tuttavia, secondo quanto riportato da Al Jazeera, i pattugliatori avrebbero interrotto l’inseguimento, per evitare l’escalation. La guardia costiera ha inoltre richiesto il rilascio immediato dell’imbarcazione e del personale, invitando la Cina a “non impegnarsi in manipolazioni politiche, che compromettono gli equilibri tra le sponde dei due paesi”. 

Il portavoce della guardia costiera cinese Liu Dejun ha dichiarato che il peschereccio stava operando durante il periodo di divieto di pesca, imposto ogni anno da maggio ad agosto. «Ha violato la moratoria, pescando illegalmente all’interno di un’area proibita», ha affermato il portavoce. L’equipaggio è stato anche accusato di aver utilizzato attrezzature da pesca “dannose per le risorse marine”.  

Non è la prima volta che le imbarcazioni taiwanesi si scontrano con il divieto imposto dalla Cina, riporta il Guardian. Secondo Il vice capo della guardia costiera di Taiwan, la Cina ha in precedenza ispezionato 17 imbarcazioni per aver violato la moratoria sulla pesca. I controlli si sono conclusi con il rilascio dei pescherecci, dopo il pagamento di multe e trattative in loco. «In passato, la guardia costiera espelleva i pescherecci che oltrepassavano il confine marittimo, ma ora la legge viene applicata in modo rigoroso», ha dichiarato il parlamentare taiwanese Chen Yu-jen alla CNN, aggiungendo che, fin dal mese di febbraio, la Cina ha intensificato i pattugliamenti intorno alle isole di Kinmen, in seguito alla morte di due pescatori cinesi annegati durante un inseguimento da parte dei pattugliatori taiwanesi. Nello stesso mese, la guardia costiera cinese ha intercettato e abbordato un’imbarcazione turistica taiwanese, in una mossa senza precedenti.«Da allora, i pescatori taiwanesi sono stati attenti a non sconfinare nelle acque territoriali cinesi», ha affermato Yu-jen. 

In aggiunta alle esercitazioni militari condotte da Pechino intorno all’Isola dopo l’insediamento del presidente Lai Ching-te, l’incidente ha contribuito ad accrescere i timori di Taiwan riguardo alla propria sovranità e alla propria giurisdizione effettiva in mare. Secondo il Financial Times, Pechino potrebbe valutare l’imposizione di un embargo per indebolire Taipei, che dipende fortemente dalle importazioni di energia e cibo e dalle esportazioni di prodotti tecnologici.  

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