La prima testimonianza scritta della denominazione di «Piazza Rossa» è attestata in un documento storico del XV secolo, dimostrazione che scarta l’ipotesi dell’origine della denominazione condivisa dai rivoluzionari del XX secolo. In quanto all’ipotesi dei banchi commerciali non si trovano molti sostenitori, poiché quelli denominati rossi, che commerciavano in tessuti, non erano molto numerosi nella Piazza Rossa.
Nell’antica lingua russa, l’aggettivo krasnyj in italiano rosso veniva utilizzato quando si parlava di qualcosa di bello, il migliore. È per questo motivo che tutti oggi conoscono espressioni antiche come «krasna devica» col significato di «krasivaja devuška» in italiano «bella ragazza».
La Piazza Rossa fu costruita alla fine del XV secolo, precisamente nel 1493, quando per volontà di Ivan III vennero demoliti gli edifici in legno attorno al Cremlino, poiché spesso prendevano fuoco e, per questo, rappresentavo un grande pericolo in termini di sicurezza. Malgrado ciò, la minaccia degli incendi non scomparve. Erano stati costruiti altri edifici in legno in stile più moderno che a volte bruciavano. Pertanto, questa zona venne poi rinominata požar, in italiano incendio, fuoco.
A partire da quel momento, questa parte situata ad est del Cremlino divenne zona commerciale. Con il passare del tempo vennero costruiti dei bellissimi edifici attorno ad essa, al punto di essere denominata Piazza della Trinità, luogo che oggigiorno ospita la famosissima Cattedrale di San Basilio, cattedrale ortodossa costruita per volontà di Ivan IV tra il 1555 e il 1561.
A poco a poco divenne la piazza principale e più affollata di Mosca, simbolo della storia, della rivoluzione e del popolo russo.
Oggi rappresenta uno dei principali luoghi di interesse della capitale della Federazione Russa, in altre parole un punto imperdibile nel tour di Mosca, fiore all’occhiello della città insieme all’imponente Cattedrale di San Basilio.