giovedì, 26 Dicembre 2024
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Israele dovrebbe mediare tra Russia e Ucraina?

L'idea di Israele di mediare nella guerra tra Russia e Ucraina sta ricevendo sempre più attenzione. Secondo l'ambasciatore dell'Ucraina e il presidente ucraino Zelensky, Israele sarebbe stato il luogo migliore per i colloqui rispetto alla Bielorussia

L’idea di Israele di mediare nella guerra tra Russia e Ucraina sta ricevendo sempre più attenzione.

Secondo quanto riportato dal Jerusalem Post, venerdì 25 febbraio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di volere il primo ministro israeliano Naftali Bennet come mediatore per la crisi.

“Il nostro presidente ritiene che Israele sia l’unico stato democratico che ha buone relazioni con la Russia e l’Ucraina, e può essere utilizzato per aiutare”. Queste le parole dell’ambasciatore dell’Ucraina Yevgen Korniychuk alla CNN, in cui afferma che Israele sarebbe stato un luogo migliore per i colloqui rispetto alla Bielorussia, dal momento che quest’ultima era strettamente allineata alla Russia.

Sabato 26 febbraio, Ronen Manelis – ex portavoce delle IDF (ovvero l’esercito israeliano) ed ex direttore generale del Ministero degli Affari Strategici – ha suggerito che a guidare gli sforzi di mediazione fosse l’ex primo ministro Benjamin Netanyahu. Ha twittato: «Ho visto da vicino il modo in cui il presidente Putin ascolta il capo dell’opposizione [Netanyahu]. Se Israele ha la possibilità di influenzare questo evento, ciò dovrebbe accadere attraverso di esso. Sarebbe anche un distintivo d’onore per il governo israeliano».

Domenica 27 febbraio, Bennett, parlando con il presidente russo Vladimir Putin, ha offerto i servizi di mediazione di Israele. Sebbene non sia nota la risposta del presidente russo, Putin ha rifiutato offerte simili in passato proposte sia da Bennett che da Netanyahu quando quest’ultimo era primo ministro. Se la mediazione di Israele avesse successo, conferirebbe prestigio e status allo stato, e forse anche un premio Nobel per la pace al principale mediatore.

Opinione differente è quella di Gerald M. Steinberg – professore di scienze politiche all’Università di Bar-Ilan – secondo il quale i mediatori di terze parti raramente hanno successo. «Nella maggior parte dei casi, è più teatro, dove le parti in conflitto stanno solo cercando di utilizzare il processo per ottenere un vantaggio», ha detto. Coloro che ritengono che Israele possa essere un mediatore si riferiscono alle buone relazioni che Israele ha con Mosca e Kiev. Ma qui, ha sostenuto Steinberg, le persone confondono la mediazione personale o commerciale con le trattative diplomatiche affermando che, mentre nella mediazione familiare e sul posto di lavoro, è fondamentale avere un individuo fidato da entrambe le parti; nei negoziati politici ciò non è sufficiente, e il mediatore deve avere non solo la capacità di mettere qualcosa sul tavolo, ma anche di inquadrare le garanzie.

Israele nell’ultimo mese ha attentamente calibrato come rispondere alla crisi, volendo mantenere il profilo più basso possibile a causa di valori e di interessi in conflitto. Per quanto riguarda gli interessi, Israele non è disposto a mettere in pericolo il delicato equilibrio che esiste con la Russia in Siria e che gli permette una libertà di azione sui cieli siriani. Dall’altro ci sono i valori: Israele fa parte della famiglia mondiale delle nazioni democratiche liberali sconvolte dall’aggressione della Russia.

Il governo israeliano da settimane sta valutando attentamente cosa dire e come agire e ha cercato di tenersi fuori dal conflitto e assumere un ruolo attivo nella mediazione tra Mosca e Kiev, tuttavia, lo metterebbe proprio al centro del conflitto.

Ci sono altri paesi che potrebbero fungere da mediatori e che hanno espresso interesse: Azerbaigian, India, Emirati Arabi Uniti e Turchia per citarne solo alcuni. L’India e gli Emirati Arabi Uniti hanno entrambi spiegato la loro astensione al fine di mantenere la neutralità sperando in una possibile mediazione.

Veronica Dello Iacono
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione (LM-94)
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