giovedì, 21 Novembre 2024
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­­Conflitto israelo-palestinese: scontri mortali a Nablus

Le forze di difesa israeliane hanno circondato una casa nella città della Cisgiordania per arrestare dei sospetti nascosti nell’edificio

Le ostilità tra israeliani e palestinesi non sembrano destinate a placarsi. Nuovi scontri sono iniziati alle 10 del mattino, ora locale, di mercoledì 22 febbraio, dopo che l’esercito israeliano è entrato nel centro abitato di Nablus con veicoli blindati e forze speciali, come riporta Al Jazeera.

Le forze armate hanno bloccato tutte le entrate della città, prima di accerchiare un’abitazione che, secondo quanto riferito dalle autorità israeliane, ospitava personaggi sospetti. Tra questi Hossam Isleem, un combattente palestinese ricercato, la cui sorte non è ancora chiara.

Le persone coinvolte sarebbero membri di un gruppo che nell’ottobre scorso avrebbe ucciso il sergente maggiore delle IDF (Forze di Difesa Israeliane) Ido Baruch e che avrebbe condotto anche altre operazioni armate. Altri due membri della medesima organizzazione sono stati arrestati dalle IDF la scorsa settimana.

Ido Baruch, un soldato della Brigata Givati, è stato assassinato vicino all’insediamento di Shavei Shomron in Samaria.

Il raid organizzato dalle IDF ha provocato due morti e decine di feriti. Il Ministero della Salute palestinese ha affermato che tra coloro che sono rimasti coinvolti nello scontro «due sono stati uccisi dai proiettili dell’occupante [israeliana] a Nablus». Inoltre quattro feriti sono stati ricoverati in ospedale in condizioni gravi. Nella zona sono state udite esplosioni e spari.

Hanno riportato lesioni anche civili che hanno affrontato l’esercito israeliano durante le incursioni e passanti non coinvolti, oltre a combattenti palestinesi.

Il gruppo armato Lions’ Den ha dichiarato in un comunicato di aver partecipato agli scontri con le forze israeliane durante l’incursione, insieme al gruppo delle Brigate Balata, il quale è stato recentemente annunciato.

L’esercito israeliano ha informato che «le forze di sicurezza stanno operando nella città di Nablus», ma non ha fornito ulteriori dettagli sull’operazione.

Il portavoce di Hamas, Hazem Qassem, ha condannato l’attacco dichiarando: «L’occupazione intensifica l’aggressione contro il nostro popolo prendendo d’assalto oggi la città di Nablus e assediando i cittadini».

Un messaggio di condanna è stato espresso anche dal presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas.

The Jersualem Post scrive che le moschee della città hanno trasmesso messaggi invitando i residenti a scontrarsi con le forze israeliane.

Irene Iannotta
Studentessa della Facoltà di Scienze della Politica e delle Dinamiche Psico-Sociali
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