venerdì, 11 Ottobre 2024
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Corea del Nord: lanciati missili a corto raggio dopo le nuove sanzioni USA

Pyongyang ha lanciato due nuovi missili balistici tattici a corto raggio in direzione del Mar del Giappone. Si tratta di una risposta alle nuove sanzioni imposte dagli Stati Uniti nei confronti di sei cittadini nordcoreani accusati di partecipare alla proliferazione di armi di distruzione di massa

Lunedì 17 gennaio, la Corea del Nord ha lanciato due nuovi missili balistici a corto raggio caduti poi nel Mar del Giappone.

La notizia è stata riportata dall’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap.

L’operazione ha avuto luogo pochi giorni dopo l’approvazione da parte degli Stati Uniti di nuove sanzioni nei confronti del regime di Kim Jong-un. 

I provvedimenti riguarderebbero sei cittadini nordcoreani accusati di partecipare alla proliferazione di armi di distruzione di massa.

La risposta di Kim Jong-un non si è fatta attendere. Il leader supremo della Corea del Nord, infatti, ha reagito rafforzando il suo arsenale.

Pertanto, è salito a quattro il numero di test balistici già effettuati dall’inizio del nuovo anno dal Paese asiatico. Le dimostrazioni di forza compiute da Pyongyang (il 5, l’11, il 14 e il 17 gennaio), secondo quanto affermato dall’agenzia di stampa nordcoreana Kcna, hanno permesso, infatti, di testare la sofisticatezza, nonché la sicurezza dei propri sistemi di armamento. 

Lo stato maggiore congiunto delle Forze armate della Corea del Sud (JSC) ha dichiarato che i due missili balistici sono partiti dalla località di Sunan, situata nella zona occidentale del territorio nordcoreano, per poi precipitare su un’isola della Corea del Sud nel Mare Orientale.

Il clima è dunque teso. Le truppe sudcoreane insieme a quelle giapponesi, infatti, pattugliano e monitorano qualsiasi movimento proveniente dalla Corea del Nord, mantenendosi pronti a tutto. Un’informazione, questa, riferita dall’agenzia sudcoreana Yonhap a seguito di un comunicato rilasciato dal JSC.

Tuttavia, sono stati registrati lanci missilistici dalla Corea del Nord già a partire da settembre 2021. Infatti, l’Ambasciatrice statunitense presso l’Onu, Linda Thomas Greenfield, ha proposto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ulteriori provvedimenti contro il regime di Pyongyang. 

Ormai, sembra iniziato un braccio di ferro tra Washington e Kim Jong-un.

Singapore, giugno 2018. Negoziati per la denuclearizzazione. Vertice storico USA-Corea del Nord.
Fonte: Wikimedia Commons.

Il leader nordcoreano non retrocede dalle sue posizioni; anzi, si è difeso dalle “ostilità” statunitensi, rinvigorendo la presa. Per quanto riguarda, dunque, il dialogo sulla denuclearizzazione (intavolato nel 2018 dall’amministrazione Trump e poi arenatosi all’inizio del 2019) la questione è oramai precipitata.

Gli Stati Uniti, tuttavia, ribadiscono il dovere nordcoreano di porre fine a queste attività illegali e destabilizzanti, nonché in piena violazione delle risoluzioni dell’Onu. 

Washington, intanto, ha invitato ancora una volta Pyongyang ad aprirsi al dialogo.

Denise Ciardiello
Studentessa della Facoltà di Scienze della Politica e delle Dinamiche Psico-Sociali
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