venerdì, 19 Aprile 2024
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Ford: ridotti gli utili a causa della carenza di chip

Le vendite di auto nuove Ford, nell'ultimo trimestre del 2021, sono diminuite dell'11% a causa sia della carenza di chip, sia dei problemi nella catena di approvvigionamento: i clienti, infatti, hanno acquistato solo 1,1 milioni di autovetture

Nell’ultimo trimestre del 2021, Ford, azienda automobilistica americana, ha riportato un calo inaspettato all’interno delle voci di spesa, escluse quelle speciali, di $ 1,1 miliardi di dollari rispetto ai 1,4 miliardi registrati nel 2020

Nello specifico, anche se i ricavi dell’azienda sono aumentati del 5% nel trimestre, arrivando a 37,7 miliardi di dollari, il numero di auto vendute a livello globale è diminuito dell’11% a 1,1 milioni. 

La continua carenza di chip ed i problemi nella catena di approvvigionamento hanno costretto la maggior parte delle principali case automobilistiche a chiudere temporaneamente le proprie fabbriche ed a limitare la produzione durante il trimestre. 

Questo ha causato sia una fornitura limitata di scorte di nuovi veicoli a disposizione dei clienti; sia un aumento, a livelli record, dei prezzi delle auto, dato che è diminuita la necessità per le case automobilistiche, di offrire incentivi al fine di attirare gli acquirenti. 

Gli analisti credevano che Ford sarebbe stata in grado di eguagliare i risultati di alcuni dei suoi rivali, come General Motors (GM) che, martedì 1 febbraio, ha registrato guadagni record, riuscendo ad aumentare la sua redditività nonostante i problemi precedentemente citati: infatti, i specialisti del settore intervistati da Refinitiv, un fornitore globale americano-britannico di dati ed infrastrutture sui mercati finanziari, avevano previsto un incremento degli utili a 1,7 miliardi di dollari.

La società automobilistica prevede che i suoi utili operativi per l’intero anno, 2022, aumenteranno dal 15% al ​​25% essendo che alcune aree globali delle sue operazioni che hanno perso denaro nel trimestre, come Europa e Cina, torneranno alla redditività.

La società ha affermato, inoltre, che si aspetta che la fornitura di chip e gli altri problemi della catena di approvvigionamento migliorino nel corso dell’anno, sebbene il trimestre in corso sia stato colpito da alcuni continui problemi di fornitura legati al Covid.

Il CFO, Chief Financial Officer, il direttore finanziario, John Lawler, ha affermato che «In questo trimestre abbiamo avuto vincoli alla catena di approvvigionamento[…]Omicron ha interrotto molti dei nostri fornitori chiave. Non potevano produrre. Non potevano procurarsi prodotti».

Aggiungendo che la forte domanda di nuovi veicoli dovrebbe mettere Ford in una buona posizione una volta che i problemi di fornitura si saranno attenuati: «La domanda è stata forte [nel quarto trimestre]. Se avessimo potuto soddisfare la domanda e la produzione senza le interruzioni, avresti visto un trimestre più forte […] E così mentre entriamo nel 2022, mentre vediamo che quei vincoli di fornitura si allentano … [ci sarà] molto più un vento favorevole rispetto ad alcuni dei venti contrari che stiamo vedendo».

Il CEO, Chief Executive Officer, il direttore esecutivo, Jim Farley, ha affermato nei commenti agli investitori che «Abbiamo fatto progressi anche al di fuori del Nord America, e questo è molto importante […] Ford è stato uno sgabello con una gamba sola per troppo tempo».

Per giunta, ha commentato che i funzionari dell’azienda hanno insistito sul fatto di essere soddisfatti dei risultati, dicendo di aver fatto un buon lavoro superando i venti contrari che hanno dovuto affrontare nel trimestre: «Mentre rimaniamo alle prese con la crisi del Covid e la carenza di semiconduttori, la nostra attività complessiva è ancora in ottima forma».

Laura Ponte
Studentessa della Facoltà di Investigazione, Criminalità e Sicurezza internazionale
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