sabato, 27 Aprile 2024
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Israele intende attaccare l’Iran dopo l’accordo sul nucleare?

La decisione unilaterale dell'ex Presidente USA Donald Trump di ritirarsi dall'accordo raggiunto nel 2015 e l'imposizione di nuove sanzioni per l'Iran stanno per arrivare a una conclusione. Israele è contro il programma nucleare iraniano

Dopo settimane di intensi colloqui Iran e USA sono sempre più vicini a raggiungere un accordo sulla questione del nucleare. I colloqui di Vienna, cominciati in seguito alla decisione unilaterale dell’ex Presidente USA Donald Trump di ritirarsi dall’accordo raggiunto nel 2015 e l’imposizione di nuove sanzioni per l’Iran, stanno per arrivare a una conclusione. Israele è contro il programma nucleare iraniano.

Nel 1956, l’Egitto è stato sottoposto alla “triplice aggressione” da parte di Israele, Gran Bretagna e Francia in risposta alla decisione del Cairo di nazionalizzare il Canale di Suez. Giorni dopo è scoppiata anche una rivoluzione in Ungheria schiacciata dall’Armata Rossa dell’Unione Sovietica. Israele si appella a questi due eventi per monitorare l’invasione russa dell’Ucraina che ha attirato l’attenzione del mondo dalla fine di febbraio. Gli israeliani temono che questo evento possa distogliere i paesi occidentali dall’Iran, il che rappresenta una minaccia diretta alla sicurezza di Israele. I colloqui di Vienna sul programma nucleare iraniano si aggiungono ai timori di Tel Aviv, che considera l’obiettivo di questo progetto iraniano “pericoloso”. 

Il primo ministro israeliano Naftali Bennett aveva promesso di lavorare contro il programma nucleare iraniano nell’interesse del suo paese, il 1° marzo, e alcune delle preoccupazioni di Bennett dovevano essere verificate, dopo la notizia che gli Stati Uniti d’America – il più importante alleato di Israele – era vicino alla firma di un nuovo accordo nucleare con l’Iran. “Il nostro primo occhio sta guardando gli eventi di Kiev, come il resto del mondo, ma l’altro nostro occhio deve concentrarsi su ciò che sta accadendo a ovest dell’Ucraina, a Vienna, ha detto Bennett, aggiungendo: «La vostra missione sarà quella di impedire all’Iran di acquisire capacità nucleari. Avete affrontato questo compito per anni, e penso che sia giunto il momento, e siamo più vicini che mai all’ora della verità». 

Allo stesso modo, il Ministro della Difesa israeliano Binyamin Gantz ha minacciato di utilizzare l’opzione militare per impedire all’Iran di acquisire armi nucleari, scusandosi a nome di Israele per l’eventuale opzione. Ha concluso dicendo: «Dobbiamo continuare ad agire contro l’aggressione iraniana».

I desideri israeliani erano stati ascoltati dall’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump che, durante il suo mandato, ha revocato l’accordo del 2015, ripristinando severe sanzioni economiche contro l’Iran. Il desiderio di Tel Aviv di porre fine ai sogni nucleari di Teheran però, è svanito con la fine dell’era di Trump e l’insediamento di Joe Biden che, lo scorso ottobre, aveva promesso di rilanciare l’accordo nucleare. Infatti, Washington sta attualmente partecipando ai colloqui di Vienna volti a rilanciare l’accordo in cambio della maggior parte delle sanzioni internazionali. In linea di principio, Israele si oppone a qualsiasi accordo che non garantisca che Teheran sarà priva di qualsiasi tipo di capacità nucleare, anche pacifica. Infatti, Israele vuole mantenere la sua posizione di singolo operatore di armi nucleari nella regione.

Secondo un recente rapporto dell’AIEA – Agenzia Internazionale Energia Atomica – l’Iran continuerà a portare avanti il suo programma nucleare ai colloqui con le potenze mondiali, quasi raddoppiando la quantità di uranio arricchito che possiede dalla precedente relazione trimestrale del novembre 2021. 

Con Biden che ignora le sue richieste, Israele agisce da sola intensificando i suoi sforzi diplomatici tramite il rafforzamento della sua alleanza con i paesi del Golfo, anch’essi ostili a Teheran.

Mentre la crisi ucraina ha intensificato la pressione sui paesi occidentali affinché raggiungano un accordo rapido con l’Iran, dato che il fallimento di tali negoziati potrebbe comportare maggiori rischi di una nuova guerra regionale e una continua pressione al rialzo sui prezzi petroliferi mondiali, Israele sente l’urgenza di determinare la sua posizione opponendosi quindi a qualsiasi accordo che darà all’Iran capacità nucleare. Il vero ostacolo che potrebbe impedire a Israele di muoversi – secondo Al Jazeera – sarebbe la posizione dell’alleato americano, poiché non è riuscita a cambiare la convinzione di Washington sull’accordo nucleare con l’Iran. 

Veronica Dello Iacono
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione (LM-94)
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