giovedì, 25 Aprile 2024
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Biden: maggiori sforzi per assicurare l’indipendenza energetica

Il prosciugamento delle riserve petrolifere di emergenza attira le critiche sul fatto che la Casa Bianca stia cercando di abbassare i prezzi del gas in vista delle elezioni di metà mandato

Il presidente Biden ha ampliato gli sforzi del governo per attenuare l’aumento del prezzo del gas e ridurre l’esposizione degli USA ai mercati energetici globali, divenuti più instabili a causa delle azioni di Russia e Arabia Saudita.

A tal proposito, la Casa Bianca ha dichiarato che gli Stati Uniti avrebbero rilasciato milioni di barili di petrolio dalla Strategic Petroleum Reserve – scorta di petrolio di emergenza gestita dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti – e che Biden avrebbe preso in considerazione di ordinare il rilascio di 15 milioni di barili di petrolio per quest’inverno. L’amministrazione Biden è pronta ad attingere ulteriormente alle scorte di emergenza, nonostante il timore che l’esaurimento della riserva possa mettere a rischio la sicurezza energetica della nazione.

Le mosse evidenziano come la sicurezza energetica sia ora al centro dell’agenda economica dell’amministrazione Biden, deragliata dall’impennata dell’inflazione e dalla guerra della Russia in Ucraina. Queste preoccupazioni arrivano in un momento politico delicato, con le elezioni di metà mandato che determineranno le dinamiche di Washington fra meno di tre settimane.

Tuttavia, una simile decisione evidenza dei limiti diplomatici: la riduzione di produzione di petrolio ha messo in luce il fallimento della diplomazia del presidente Biden con il principe ereditario dell’Arabia Saudita.

Il presidente degli Stati Uniti ha descritto i rilasci di petrolio come un ponte per attenuare l’impatto della guerra della Russia in Ucraina, mentre i produttori di energia nazionale aumentano la produzione.

Biden avrebbe invitato le compagnie a espandere la produzione cosicché, qualora la domanda di petrolio dovesse rallentare negli anni futuri, sarebbero in grado di rivenderlo al governo federale per riempire la Strategic Petroleum Reserve quando i prezzi del petrolio scenderanno a circa 70 dollari al barile.

L’uso delle riserve strategiche di petrolio ha alimentato le critiche secondo cui Biden sta mettendo a rischio la sicurezza energetica a breve termine della nazione per scopi politici. Il presidente ha invece accusato le compagnie petrolifere di trarre profitto e le ha avvertite di non aumentare i prezzi, dato che gli americani sono alle prese con l’inflazione. «Il mio messaggio alle compagnie energetiche americane è che non dovreste usare i vostri profitti per riacquistare azioni o dividendi. Non ora. Non mentre infuria una guerra», sostiene Biden.

Inoltre, come riporta The New York Times, l’amministrazione Biden ha annunciato 2,8 miliardi di dollari in sovvenzioni a 20 aziende in 12 Stati per progetti legati alla produzione di litio, grafite e nichel, utilizzati nelle batterie che alimentano i veicoli elettrici. I fondi potrebbero richiedere anni per dare risultati, ma fanno parte della strategia a lungo termine dell’amministrazione Biden per abbandonare le auto con motori a combustione e raggiungere l’obiettivo di rendere elettrica la metà di tutti i nuovi veicoli venduti entro il 2030.

Martina Tominic
Studentessa della Facoltà di Economia.
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