martedì, 19 Marzo 2024
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Emergenza acqua in Europa: un focus sull’Italia

I governi dei Paesi europei sono allarmati dalla gravosa siccità che porta a estreme conseguenze ambientali ma non solo

Il World Weather Attribution ha dichiarato che la siccità nell’emisfero boreale riscontrata nel 2022 è data dal cambiamento climatico causato dagli esseri umani, aggiungendo che il rischio di maggiori periodi di siccità sarà più alto a causa del riscaldamento. In Europa i Paesi che hanno risentito di più di tali avvenimenti atmosferici sono stati Francia, Spagna, Germania e Italia, i cui governi hanno avvertito che la carenza d’acqua dovuta al caldo anomalo e la mancanza di piogge porterà a un drastico impoverimento dei bacini dei fiumi e dei laghi.

In Francia, come riporta il Guardian, il Ministro della transizione ecologica Christophe Béchu ha dichiarato che il Paese dovrà affrontare una diminuzione del 40% di acqua nei prossimi anni, nonostante le restrizioni applicate in alcuni territori. Queste restrizioni comprendono la proibizione di riempire le piscine oppure lavare le macchine, così come gli agricoltori devono diminuire della metà il loro consumo d’acqua.

In Spagna, Rubén del Campo, il portavoce del servizio meteorologico nazionale Aemet, ha fatto notare come le precipitazioni nel Sud del Paese siano più brevi ma più intense e non aiutino l’agricoltura che, invece, ha bisogno di piogge meno forti. Per quanto riguarda l’agricoltura, in Catalogna sono state varate delle leggi che impongono una riduzione del 40% dell’uso d’acqua, oltre a una diminuzione del 15% di fonti idriche per le industrie ed infine un taglio della fornitura media giornaliera per abitante da 250 litri a 230.

In Germania le navi sono state costrette a dimezzare il proprio carico a causa delle acque poco profonde del Reno, così come la mancanza di precipitazioni invernali ha portato a piste da scii senza neve nelle regioni Alpine, oltre a ciò l’assenza di neve compromette l’immissione d’acqua nei fiumi dell’Europa centrale nei mesi estivi.

Infine, il Consiglio Nazionale delle Ricerche italiano, come sottolinea il Guardian, ha rilevato nel 2022 una diminuzione del 40% di piogge nel Settentrione e l’assenza di precipitazioni dall’inizio del 2023 è stato significativo. Questo inverno il lago di Garda, ad esempio, ha raggiunto il livello minimo d’acqua negli ultimi 35 anni, così come a Venezia i canali sono stati prosciugati dalla siccità lasciando le gondole incagliate. In particolare, durante il mese di febbraio, il livello d’acqua del Po è stato inferiore alla norma del 61%, portando il fiume a tre livelli sotto lo standard e le rive si sono trasformate in spiagge (solitamente un fenomeno estivo). L’emergenza d’acqua provoca problemi in più aree: l’incapacità di produrre energia idroelettrica, la riduzione di acqua potabile con possibili razionamenti ed infine le acque del mare invadono le falde acquifere causando problemi per l’irrigazione.

Una possibile soluzione arriva da Alessandro Bratti, presidente dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, che dichiara di avere progetti e risorse per le infrastrutture idrologiche, come la creazione di diecimila laghi artificiali oppure l’introduzione di sistemi per la riduzione dello spreco d’acqua nell’agricoltura. Tuttavia, per avere risultati, questi progetti devono essere accelerati.

Alessia Bianconi
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
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