lunedì, 29 Aprile 2024
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L’Algeria è diventata il primo fornitore di gas dell’Italia

Il governo italiano ha siglato una serie di accordi con l’Algeria per la fornitura di gas

Un importante accordo concluso martedì 19 luglio vede un gruppo di società energetiche, tra cui l’italiana Eni, investire 4 miliardi di dollari in un sito situato nel perimetro di Berkine.

Durante una visita ad Algeri nell’ambito del quarto vertice intergovernativo Italia-Algeria, il Primo Ministro italiano Mario Draghi e il Presidente algerino Abdelmadjid Tebboune hanno firmato lunedì 18 luglio 15 accordi e protocolli d’intesa in aree che vanno dall’energia allo sviluppo sostenibile, alla giustizia e alle microimprese.

Draghi ha affermato che «L’Algeria è un partner molto importante per l’Italia, nel settore energetico, nell’industria e negli affari, nella lotta alla criminalità e nella ricerca di pace e stabilità nel Mediterraneo», secondo quanto riporta al Jazeera, rilevando che il Paese nordafricano negli ultimi mesi è diventato il più grande fornitore di gas del suo Paese.

Gli accordi sono «fondamentali per l’Unione Europea così come per l’Italia», ha aggiunto.

Sonatrach, una delle principali aziende petroliere al mondo, ha anche annunciato l’imminente fornitura di quattro miliardi di metri cubi di gas all’Italia, nell’ambito dell’accordo siglato con Eni ad aprile.

L’Italia acquista la maggior parte del suo gas naturale dall’estero, con circa il 45% delle sue importazioni storicamente provenienti dalla Russia. L’Algeria è il più grande esportatore di gas dell’Africa e fornisce circa l’11% del gas naturale consumato in Europa.

Draghi aveva già visitato Algeri ad aprile, quando ha concluso un accordo per aumentare progressivamente le consegne attraverso il gasdotto Transmed fino a nove miliardi di metri cubi all’anno nel 2023-24.

Il governo italiano prevede di riempire il sistema di stoccaggio del gas del Paese fino ad almeno il 90% della sua capacità entro novembre, in linea con un obiettivo a livello dell’Unione Europea.

I leader europei hanno anche intensificato la propria spinta per garantire forniture di energia alternativa, mentre aumentano i timori di un taglio completo del gas naturale da parte della Russia.

La Francia e gli Emirati Arabi Uniti hanno firmato lunedì 19 luglio un accordo sulla cooperazione energetica per garantire l’approvvigionamento di petrolio e gas naturale.

Lo stesso giorno, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen era in Azerbaigian per concludere un accordo con il presidente Ilham Aliyev sull’aumento delle forniture di gas dall’ex repubblica sovietica.

L’UE vuole raddoppiare le sue importazioni di gas dall’Azerbaigian entro mezzo decennio.

Carlotta Monti
Studentessa della Facoltà di Interpretariato e Traduzione (LM94)
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