«In linea con il principio della migliore garanzia degli interessi dei bambini e degli adolescenti, la Commissione Nazionale per la vaccinazione e l’epidemiologia ha stabilito che la vaccinazione contro il coronavirus diventa obbligatoria per tutti i minori», rende noto il sito del Ministero della salute locale.
In Russia la situazione appare più complicata. La campagna vaccinale anche per gli adulti ha subito un brusco rallentamento da cui è derivato un aumento sostanziale del numero di contagi. Infatti, la popolazione che ha completato regolarmente l’intero ciclo vaccinale è pari al 32% del totale, una cifra nettamente al di sotto della media europea. Ciò nonostante, a Mosca è stato condotto un esperimento in cui hanno somministrato il vaccino Sputnik V agli adolescenti di età compresa tra i 12 e i 17 anni. Per questa occasione speciale si sono recati presso i centri vaccinali della capitale moscovita 56 ragazzi e 43 ragazze. Di questi, 92 hanno ricevuto entrambe le dosi del vaccino. Come dimostrano questi risultati ottenuti in breve tempo, la doppia dose del vaccino può portare all’aumento dell’immunità delle cellule e, di conseguenza, a una rete più controllata volta a prevenire il contagio da Covid-19 dell’intera popolazione.
In Costa Rica prima dell’obbligo vaccinale contro il Covid-19, erano altresì obbligatorie per i minori le vaccinazioni contro la varicella, la polio e il papilloma virus.
Come ha ribadito il Ministero della salute del Paese, il 73% degli adolescenti costaricani tra i 12 e i 19 anni ha già ricevuto almeno una dose del vaccino.
Qual è il passo successivo per condurre la campagna vaccinale per i minori in Costa Rica?
Il Paese ha manifestato il suo impegno e l’onere nell’acquisto di quasi quattro milioni di dosi del vaccino dell’azienda Pfizer che porteranno alle prime somministrazioni del vaccino ai minori di età a partire da marzo del 2022.
Come prosegue la campagna vaccinale in Italia?
Secondo il report vaccini anti Covid-19 del governo italiano, ad oggi, circa l’86% della popolazione ha terminato il ciclo vaccinale e, per alcune fasce d’età più a rischio, si è iniziato addirittura a somministrare una terza dose. Nel futuro si pensa addirittura a una eventuale quarta dose. All’orizzonte, secondo le ultime previsioni, si punta all’approvazione del vaccino Pfizer per i bambini dai 5 agli 11 anni entro Natale.