sabato, 27 Aprile 2024
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Boric critica Boluarte: tensioni tra Cile e Perù

Lima considera irrispettoso l'intervento del presidente cileno Boric nei confronti di Dina Boluarte

Il governo peruviano ha espresso mercoledì pomeriggio al Cile il disagio provocato al governo di Dina Boluarte dal modo irrispettoso con cui il presidente cileno, Gabriel Boric, si è riferito martedì alla presidente del Paese vicino durante il suo intervento al vertice CELAC di Buenos Aires.

Nel suo discorso al vertice, il Presidente Boric ha fatto riferimento alla situazione interna del Perù.

«Non possiamo rimanere indifferenti di fronte al fatto che oggi nella nostra Repubblica sorella del Perù, con il governo guidato da Dina Boluarte, le persone che scendono in piazza a manifestare, per chiedere ciò che considerano giusto, finiscono per essere uccise da coloro che dovrebbero difenderle. Più di 50 persone hanno perso la vita e questo dovrebbe sconvolgerci», ha dichiarato il presidente cileno, come riportato da EL PAÍS.

«È inoltre inaccettabile che le università americane stiano rivivendo le tristi scene dei tempi delle dittature del Cono Sud, come è accaduto recentemente con l’ingresso violento della polizia nell’Università di San Marcos», ha aggiunto il presidente Boric.

«Forse il modo non è stato appropriato e per questo mi scuso. Tuttavia, nessuno è rimasto ferito e tutti sono stati rilasciati. La polizia è intervenuta per la sicurezza degli studenti, perché non sapevamo chi fosse entrato e non potevamo garantire cosa sarebbe successo all’interno dell’università», ha risposto la Presidente.

Nel suo discorso al VII summit della CELAC, il leader cileno ha invitato il governo Boluarte a cambiare rotta.

«La strada scelta dal governo costituzionale della presidente Boluarte è quella di anticipare le elezioni generali in modo che i peruviani possano decidere il destino del Perù senza interferenze e in pace», ha affermato, via twitter, il viceministro degli Esteri Ignacio Higueras all’ambasciatore cileno in Perù. «Il governo non cambierà il corso della democrazia», ha aggiunto il Ministero degli Esteri peruviano.

«È falso e offensivo insinuare, come è stato detto, che il governo abbia autorizzato la repressione violenta di chi protesta. Ribadisco in questa sede il nostro impegno a preservare i valori e i principi democratici e il pieno e illimitato rispetto dei diritti umani e dello Stato di diritto», ha sostenuto la ministra degli Esteri, Ana Cecilia Gervasi, durante il suo intervento di martedì 24 gennaio al vertice della CELAC, facendo riferimento all’intervento del presidente cileno.

Secondo quanto riferisce il quotidiano spagnolo, data la bassa popolarità del presidente Boric (26% di approvazione e 58% di disapprovazione, secondo un recente sondaggio di Data Influye), le sue dichiarazioni all’ultimo vertice risultano fortemente controverse in Cile.

«Il presidente si dedica a criticare la polizia peruviana, senza considerare che in Perù c’è una situazione di instabilità davvero grave. Per un presidente di un Paese vicino non considerare questo quadro non è né pertinente né intelligente», ha dichiarato il giornalista politico Ascanio Cavallo.

Gianluigi Micelli
Studente della Facoltà di Interpretariato e Traduzione
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